"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Pasolini
Il mio Accattone in Tv dopo il genocidio
Corriere della Sera
8 ottobre 1975
pag. 13
Accattone può essere visto anche, in laboratorio, come il prelievo di un modo di vita, cioè di una cultura. Se visto così, può essere un fenomeno interessante per un ricercatore, ma è un fenomeno tragico per chi ne è direttamente interessato: per esempio per me, che ne sono l'autore.
Quando Accattone è uscito, benché fossimo agli inizi di quello che veniva chiamato boom (parola che ci fa già sorridere come belle époque o «stile aerodinamico»), eravamo in un'altra età.
Un'età repressiva. Niente era in realtà cambiato — attraverso tutti gli anni Cinquanta — di ciò che aveva caratterizzato l'Italia negli anni Quaranta e prima. La continuità tra il Regime fascista e il Regime democristiano era ancora perfetta. In Accattone due fenomeni di tale continuità sono impressionanti: primo, la segregazione del sottoproletariato in una marginalità dove tutto era diverso; secondo, la spietata, criminaloide, insindacabile violenza della polizia.











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